Come una tigre
che discende dalla montagna

“...dico che è inutile sprecare la propria vita su un solo sentiero,
specialmente se quel sentiero non ha un cuore.
Nessuno si pone la domanda, e quando alla fine un uomo si rende conto
di aver preso un sentiero senza un cuore, il sentiero è pronto ad ucciderlo...”

(Carlos Castaneda, A scuola dallo stregone, Astrolabio Ed.)


di Emilio Grasso

 

La storia dell’Hung-Gar

Dal libro di Lam Sai Wing
'Gung Gee Fo Fu Kuen'
Dal libro di Lam Sai Wing
'Gung Gee Fo Fu Kuen'
Nel cercare la storia di qualche particolare stile di arti marziali cinesi, ci si imbatte solitamente in una raccolta insufficiente di documenti scritti. E questo è di ostacolo a una migliore comprensione dell’evoluzione di un particolare stile, soprattutto quando esso vede le proprie origini nel Tempio di Shaolin (monastero Buddista della Giovane Foresta: Shaolin-zi o Siu­Lahm-ji): spesso gli studenti di arti marziali asiatiche vengono a conoscenza della storia orale che è stata tramandata di generazione in generazione dai praticanti di quel particolare stile. Alcuni di loro si possono ritenere fortunati nell’acquisire documenti che molto probabilmente furono testimonianza orale divenuta scritta nell’ultima generazione di praticanti, come nel caso di Zhang Sanfeng, l’immortale taoista a cui si attribuisce l’origine del Taijiquan.


Un conflitto che può sorgere nel dare ordine ai dati è la separazione politica nelle diverse correnti di un particolare sistema: si può, infatti, verificare un contrasto all’interno di un gruppo che tenta di rinnegare l’esistenza del gruppo contrapposto e che attribuendosi il diritto alla trasmissione diretta dello stile, della conoscenza reale del combattimento e della sua storia effettiva, si reputano “superiori” agli “altri”.


Seguendo le orme dell’hung-gar

Questa tendenza storiografica si può trovare in uno dei più popolari sistemi del Sud della Cina, l’Hung-gar (la boxe della grande famiglia : hung-go-kyuhn o hong-jia-quan), la cui eredità può essere fatta risalire al tempio di Shaolin.
Tan ji Kiu in Sei Ping Mah
(Bali, Indonesia 1987)

L’eredità dell’Hung-gar è supportata da un’importante tradizione orale del tempio di Shaolin, che ha evocato un alone di virtù, di fede e abilità marziali. Pieni di speranza nel prossimo futuro, gli amanti della ricerca possono chiarire dove il cerchio inizia e termina, ma per ora dobbiamo far tesoro di queste storie come ispirazione che i nostri anziani lasciano dietro per guidarci nel cammino della verità che giace all’interno di noi stessi.

L’illuminazione buddista al tempio di Shaolin

Il monte Songshan è considerato in Cina il massiccio centrale, diviso in due catene montuose, che sorge nella provincia dell’Henan. Quella più a est è denominata Taishi e quella più a ovest Shaoshi: su quest’ultima è sorta la tradizione del tempio di Shaolin, fondato da un monaco buddista indiano, Bhadra (Boht Toh o Ba Tuo), che si avventurò verso la Cina nel 464 d.C. per divulgare la fede nel buddismo. Trentun anni dopo il suo arrivo in Cina, con decreto dell’imperatore Wei Xiao-Wen (471-500 d. C.) fu costruito il primo tempio di Shaolin. Nel 527 un altro inviato indiano giunse a perpetuare il flusso delle nuove idee buddiste in Cina: era il figlio di Sardili, re di Kancipura, nel sud dell’India, e si ritiene che questo principe sia nato intorno al 483 d.C. In alcuni resoconti il suo nome veniva riportato come Bodhitara o Tarabodshi. Come Terence Dukes ci racconta ne I guerrieri del Bodhisattva:

Jin Kune, dalla forma Wu Dip Jeung (Tailandia,1989)


«Se egli fosse stato in verità un principe reale, sarebbe stato educato e allenato appieno nelle arti militari allo scopo di succedere a suo padre durante questo pericoloso periodo della storia. Nel mezzo di tutte queste attività e strategie militari e a causa della sua educazione all’arte di governare, egli venne a contatto con l’insegnamento del Budda. Una trasformazione radicale avvenne in lui: rinunciando alla sua successione, prese lezioni dal famoso insegnante Prajinatara e da quel tempo in poi studiò le dottrine buddiste sulla realtà dell’esistenza (sarvastivada»)».
In breve tempo questo giovane principe sarebbe stato considerato un bodhisattva o un erede illuminato, ma negli annali delle arti marziali asiatiche è venerato come Bodhidarma, o semplicemente Da Mo (Daaht Mo). Questi arrivò in Guangzhou, Cina, nel 527 d.C. durante il regno dell’imperatore Liang Wu. Dopo essere stato congedato dall’imperatore, Da Mo si ritirò dal tempio di Shaolin; vi è un breve lasso di tempo di sette anni in cui, si suppone, insegnò il Classico del cambiamento dei tendini e dei muscoli (Yi-jiin-jiing o Yihk-gan-ging) e il Classico del lavare il midollo e il cervello (Xi-sui-jing o Sai-seui-ging). Queste due innovazioni sarebbero diventate le fondamenta nella crescita delle arti marziali asiatiche. In origine esse erano intese come un mezzo per nutrire il corpo e l’anima, ma inevitabilmente si svilupparono in tecniche di combattimento marziali utilizzate nei campi di battaglia.

Liberare il principe

La conferma di ciò si riscontrò alla fine della dinastia Sui (58l/618),e lo sconvolgimento sociale fu violento in ogni parte delle province. Da questo caos emerse Wang Shichong (Wong, Sai-Chung), il quale, dopo aver occupato la città di Luoyang, si proclamò egli stesso imperatore, diede allo stato appena costituito il nome di Zheng, quindi nominò suo nipote Wang Renze (Wong Jak-Yahn) generale dell’esercito. Non lontano da Luoyang era Boguzhuang e all’interno di questa provincia si trovavano delle terre appartenenti al tempio di Shaolin.
Vi erano tredici monaci che si occupavano della terra: Un giorno furono informati che il figlio del re Qin, Li Shaman (Laih Sai-Mahn), era tenuto prigioniero da Wang Shichong all’interno della città imperiale. L’abate, Shan Hu, decise che i monaci dovevano intervenire a favore del re Qin; coloro che assistevano Shan Hu erano Zhi Cao, Hui Chang,Tan Zong, Ming Yue, Pu Sheng, Zhi Shou, Dao Guang, Zhi Xing, Seng Men, Pu Wei, Ling e Seng Feng: essi riuscirono a liberare il principe Li Shimin e a imprigionare Wang Renze. Poco dopo quell’incidente il principe divenne il primo imperatore della dinastia Tang (618-907 d.C.) e ricompensò il monastero con 600 acri e il permesso di allenare 500 monaci combattenti. Il successivo punto di svolta per il monastero avvenne durante la dinastia Song (960-1278d.C.); uno dei monaci combattenti, Jue Yuan, decise di avventurarsi fuori dal monastero per informarsi sull’abilità marziale del tempo e apprenderne i princìpi.

Pin Kune (Bali,1987)

Egli viaggiò verso Lan Zhou, e lì conobbe Li Sou e Bai Yu Feng che portò con sé al monastero per comprare e catalogare le rispettive conoscenze. Dopo dieci anni Li Sou lasciò il monastero, mentre Bai You Feng decise di rimanere e di prendere i voti di monaco buddista. A quel tempo i monaci praticavano le tecniche delle “Diciotto mani di Budda” (lohan-shi-ba-shou o lahhan-sahp-baat-sou): Bai sviluppò queste diciotto tecniche elaborandone 173; in seguito scrisse L’essenza dei cinque pugni, che trattava in dettaglio le teorie delle cinque forme (wu-xing o ngh-yihng):drago (long o luhng), tigre (hu o fu), gru (he o hohk), serpente (she o seh) e leopardo (bao o paau).

 

Shaolin brucia

Si crede che nel 1768 il tempio di Shaolin dell’Henan sia stato raso al suolo per ordine del governo Qing con l’aiuto del monaco rinnegato. Ma Ninger (Ma Nihng Yih), che accidentalmente aveva rotto una preziosa lanterna ed era stato ripreso per la sua negligenza; tuttavia Ma non ritenne giusta la sua punizione, decise di lasciare il monastero e meditò vendetta, offrendo i suoi servizi a Chan Manwai (Chaan Maahan Yiu), ufficiale sotto la monarchia Qing. Al tempo la monarchia stava sorvegliando il monastero, che si pensava offrisse asilo ai patrioti della dinastia Ming (1368-1644 d.C.).Con il tradimento di Ma la milizia Qing riuscì a penetrare le difese del monastero: sopravvissero cinque individui, che nel tempo divennero famosi come i cinque venerati precursori degli stili del Sud della Cina:
Baahk Meih (Bai Nei) è associato a uno stile basato sul suo nome, “sopracciglio bianco” (boohk-meih o bai-mei)
Fuhng Douh-Duk (Feng Dao Duk) è associato alla “boxe della tigre bianca” (baahk-fu-kyuhn o bai-hu-quan)
Gee Sin (Ji Sihn, Zhi Shan) è associato all’hung-gar’ (huhng-ga o hong-jia-quan) e alla “boxe della magnifica primavera” (wihng-cheun-kyuhn o yong-chun-quan)
Miuh Hin (Miao Xian) è associato con la “boxe delle 5 forme” (ngh-yihng-kyuhn o wu-xing-quan) e “wing-chun” (wihng-cheun-kyuhn o yong-chun-quan)
La monaca Ngh Mui (Wu Mei) è associata al wìng-chun, la “boxe della forma del drago” (luhng-yihng-kyuhn o long-xing-quan), la “boxe delle 5 forme”, la “boxe del fiore di pruno” (muih-fa-kyuhn o mei-hua-quan) e ad uno stile basato sul suo nome, la “boxe delle 5 prugne” (ngh-muih-kyuhn o wu-mei-quan).
Dopo la devastazione del monastero, Baahk Meih si ritirò a Ngoh Meih Saan (E’ Mei Shan), una montagna situata nella provincia del Sichuan. Fuhng Douh Duk si rifugiò al Wu Dang Ngohk (Wu Dong Yue), una montagna situata nella provincia dell’Hubei. Gee Sin eresse un nuovo tempio di Shaolin nella provincia del Fujian. Miuh Hin, che non era ancora stato ordinato monaco buddista, ritornò alla società civile e si stabilì nella provincia del Cuangdong. Ngh Mui trovò riparo nel monastero della “Gru bianca” (Baak-Hohk o Bai-Hei-Zi) sul Taai Leuhng Saan (Dai Liang Shan), una montagna situata tra i confini dello Yunnan e Sichuan.

Fu Jow in Kai Loon Mah
(Groenlandia  1991)


Il nuovo tempio di Shaolin

Cee Sing divenne l’abate e il capo spirituale del tempio di Shaolin del Fujian, ascritto come Ji Sihn Daan Si (Zhi Shan Dan Shi). Intorno al 1803 un mercante di tè, di nome Jyu Gu Chah (Zhu Gucha), si rifugiò nel monastero dopo un alterco con ufficiali Qing: egli già in tenera età si era interessato alle discipline marziali praticate all’interno del rinomato monastero, ma non accessibili al pubblico. All’interno del monastero fu introdotto ai rudimenti degli stili pugilistici dal monaco Saam Dak Woh Seuhng (San De He Shang); dopo un certo periodo Gee Sin stesso manifestò maggior interesse nell’allenamento di Jyu.
Jyu fu introdotto alla “boxe corta” (dyun-kyuhn o duan-quan), combattimento basato sull’uso di movimenti corti e compatti, utilizzando posizioni basse. Questo stile di combattimento fu popolare nella provincia dì Fujian, che più tardi influenzò la “boxe della gru bianca” di Fujian (haah-khohk-kyuhn o bai-hei-quan) e la “boxe dei 5 antenati” (ngh-jou-kyuhn, wu-zu-quan o ngo-cho-kun). Le fondamenta della boxe corta riportano al Classico del cambiamento dei muscoli di Da Mo, che aiuta a sviluppare il corpo con movimenti isometrici di tensione dei muscoli e alternato rafforzamento degli stessi. Quindi Jyu fu introdotto alla “boxe di arhat” (lohhan-kvuhn o Iohan-quan) che fu popolare al monastero dell’Henan, e utilizzava il principio dei movimenti delle braccia a lunga distanza. Ma per lo più furono insegnate a Jyu le nozioni relative alle teorie della tigre, sviluppate da Bai Yu Feng generazioni prima e dopo un certo periodo di tempo, egli venne considerato uno dei dieci migliori laici del monastero. I suoi seguaci furono Fong Sai Yuk (Fang Shiyu), LeuhngYuh Dak (LiangYude),Tuhng Chin Gan (Tong Qianjin), Gwai Gam Mihn (Ji Jinmian), Jeh Saì-Fuk (Xie Shifu), Leuhng Hìn Chuhng (Lìang Xìansong), Fong Haau Yuhk (Fang Xiaoyu), Fong Meih Yuhk (Fang Meiyu) e Wuh Waih Kihn (Hu Haiqian).
Un giorno Wuh Waih Kihn venne a sapere che suo padre era stato assassinato per ordine del governo Qing, e decise quindi di lasciare segretamente il monastero per vendicarne la morte. Quando i suoi pari sentirono di questo progetto, vennero subito in suo aiuto. Gli ufficiali erano a conoscenza che Wuh Waih Kihn e Fong Sai Yuhk erano laici discepoli del tempio di Shaolin, e ciò diede loro ulteriori pretesti per attaccare il monastero che ritenevano coinvolto nelle attività rivoluzionarie contro la monarchia. Pare che alla fine dell’assedio soltanto trenta sopravvissero del migliaio che si credeva vivesse all’interno del monastero. Tra i superstiti c’erano Ji Shin Saam, Dak Woh Seuhng, Choi Hìn-Fuk (Cai Xianfu), Jeh Sai-Fuk e Jyu Gu Chah.

Insurrezione e diaspora

Dopo aver sperimentato una seconda distruzione del tempio di Shaolìn sotto l’azione della monarchia Qing, Cee Sin decise di prendere le armi contro di loro, che erano discendenti manciuriani e non han cinesi. Il grido di battaglia portato avanti dai sopravvissuti all’insurrezione fu «opporsi ai Qing e ritornare ai Ming» (Faan-Chihng-Fuhk-Mihng o Fan-Qing-Fu-Ming). Gee Sin viaggiò intorno alla costa del sud della Cina, dove il governo non avrebbe potuto raggiungerlo: sotto le spoglie di un vagabondo si unì a una compagnia d’opera itinerante come cuoco e viaggiò su vecchie barche attraverso il Sud della Cina. Osservò che le performances erano basate su eventi storici cavallereschi in cui gli esecutori possedevano i rudimenti della boxe, ma non un reale intento combattivo e decise quindi di impartire loro la sua conoscenza della boxe affinché potessero utilizzarla contro la monarchia. Alcuni dei suoi studenti furono Wang Wah Bo (Huang Huabo), Saan Kahm (San Qin) e Luk A Choi (Lu A Cai).
Jyu decise dì lasciare alle spalle la sua terra natale per andare più a sud, fino a raggiungere la provincia del fiore” (Fa-Yuhn o Hua-Xian), dove scelse di cambiare il suo nome come gesto simbolico verso il primo imperatore della dinastia Ming, Jyu Huhng Mouh (Zhu Yuanzhang, 1328-1398); scelse il nome di Hung Hei Gun (Hong Xiguan) e decise di trasmettere apertamente la conoscenza acquisita al monastero. Più tardi Hung Hei Gun sposò una parente del suo compagno di allenamento Fong Sai Yuhk; grazie al suo matrimonio con Fong Yuhng Cheun (FangYangchun), Hei Gun ebbe modo di perfezionare la “teoria della gru”, di cui la moglie aveva grande esperienza, per gli insegnamenti impartiti dallo zio Fong Sai Yuhk

La nascita dell’Hung-gar

Kwan Dao a Real De Catorce
(Messico 1990)

La combinazione della conoscenza della boxe di Hung Hei Gun e Fong Yuhng Cheun contribuì a porre le fondamenta allo sviluppo dell’Hung-gar. A quel tempo il nucleo più significativo del sistema era costituito da gung-gee-fook-fu (gung-jih fuhk-fu o gong-zi-fu-hu), che combinava tutta la conoscenza appresa da Hung Hei Gun al monastero. Egli basava la forma su una precedente che lì aveva imparata, “nascondere Il pugno della tigre” (fuhk-fu-kyuhn o fu-hu-quan), che si supponeva già esistente nel 1765, e che consisteva in origine di otto sezioni semplici che Hung ampliò in 245 movimenti. Con l’aiuto di sua moglie,Yuhng Cheun si era creato il nucleo del sistema, che in seguito sarebbe diventato una delle forme più popolari tra gli stili del sud, “il pugno della forma della tigre e della gru” (fu-zohk-seung-yihng-kyuhn o hu-he-shuang-xing-quan).
L’Hung-gar si diffuse presto intorno alla provincia del Gwong Dung e stava per essere uno dei primi stili insegnati apertamente. Luhk A Choi venuto a conoscenza del successo di Hung Hei Gun, decise di unirsi per offrire un contributo tecnico e un aiuto alla causa contro la monarchia. Con il tempo Luhk A Choi andò a insegnare la sua conoscenza dello stile Hung-gar alla famiglia Wong, del villaggio Xìqiao, situato nella contea di Nahhai nella provincia di Gwong Dung: per primo insegnò l’arte a Won Tai (Haung Tai) e più tardi al figlio di Wong, Wong Kai Ying (Haung Qiying), che in seguito divenne conosciuto come una delle dieci tigri di Gwong Dung, un ben conosciuto gruppo di pugili, selezionati come i migliori pugili all’interno della loro comunità

Wong Fei Hung

Nel 1847 Wong Kai Ying celebrò ‘arrivo di suo figlio, Wong Fei Hung (Haung Feihong), che col tempo sarebbe stato accolto come un figlio prodigio all’interno della comunità pugilistica. In origine Kai Ying non aveva visto in suo figlio un boxeur: sin dalla giovane età, Fei Hung si mostrò molto attratto dall’arte pugilistica, ma ricevette dal padre solo rifiuti alla sua richiesta di istruzione. Ciò lo condusse da Luhk A Choy, ormai avanti negli anni, che lo iniziò ai rudimenti dell’Hung-gar, ma quando l’anziano maestro non fu più in grado di continuare con il suo allenamento, contattò Wong Kai Ying, dicendogli che l’arte dell’Hung-gar doveva proseguire ed essere tramandata al suo stesso figlio: riluttante, Wong Kai Ying si occupò dell’allenamento di Wong Fei Hung.
Wong Fei Hung era dotato naturalmente e con il tempo acquisì tutta la conoscenza pugilistica e medica del padre; più tardi si avvicinò ad altri insegnanti che aggiunsero altro alla sua conoscenza: uno di questi fu Lam Fok Sihng (Lin Huo-sheng) che era uno studente di Leuhng Gwan (Liang Gun), meglio conosciuto come Tit Kiuh Saam (Tie Qiao San). Egli pure era un membro delle dieci tigri di Gwong Dung. Lam insegnò a Wong la “boxe del filo di ferro” (tit-sin-kyuhn o tie xian-quan), una forma veramente unica a mani nude sviluppata da Leuhng Gwan. Con le nuove conoscenze, Wong Fei Hung fu in grado di porre le basi alla versione meglio conosciuta dell’hung-gar. Con l’apparizione improvvisa di Wong Fei-Hung, noi abbiamo il padre dell’Hung-gar dell’era contemporanea: non si conosce molto del programma insegnato da Hung Hei Gun. Si sa che egli insegnò gung-gee-fook-fu, “il bastone della famiglia Yang” (yang-gangh-Iohng-haat-gwa-gwan o yang-jia-wu-Iang-ba-gua-gun), che gli fu insegnato da Gee Sin, ben stimato per la sua abilità con il bastone, “il coltello della madre e del figlio” (Ii-mouh­dou o zi-mu-dao), molto probabilmente insegnatogli da sua moglie, Yuhng Cheun, la cui famiglia era conosciuta per l’abilità con il coltello. Più tardi Luhk A Choi e Wang Kai Ying svilupparono il “pugno delle cinque forme” (ngh-yihng-kyuhn o wuxingqquon). Quindi Wong Fei Hung sintetizzò la tigre e la gru nella forma del “pugno della doppia forma della tigre e della gru” e in seguito sviluppò una forma di allenamento a coppie per integrarla. Wong Fei Hung stabilì la fondazione dell’Hung-gar contemporaneo, e la sua divenne la linea familiare più conosciuta dello stile, ma ne rimangono altre che riportano a Hung Hei Gun, e Leuhng Gwan; quest’ultimo, per esempio, insegnò a numerosi studenti, tra cui i più conosciuti sono: Choi Jan (Gai Zhen), Ng Hei Gwan (Wu Qigun),SiYiu Leuhng (Si Yaoliang), Mah ji Tihm (Ma Zhftian), Ngau Gei (Ou Ji) e Lahm Fok Sihng.

'La tigre affamata afferra la capra ''
M. Lam Sai Wing


Man mano che passa il tempo solo pochi nomi rimangono tra quelli a cui fu insegnato personalmente dal grande Wong Fei Hung. I suoi tre studenti più noti erano: Lam Sai Wing (Lin, Shiron), Mok Gwai Lan (Mo, Guilan) che fu moglie di Wong Fei Hung e Dang Fung (Deng Feng).
Altri furono molto rispettati, ma ebbero pochi seguaci: Lihm Fo (Lian Huo), Lihng Wan Gai (Ling Wenji), Chaan Din Biu (Chan Dianbiao), Sai Lok Yuhk (Sai Luoyu), Dahk Gan Chyu (Te Jinchu), Luhk Jin Gun (Lu Jianguan), Leuhng Fo (Liang. Fo) e Wang Hauh Suhng (Huang Hou-chong), il primo figlio di Wong Fei Hung, che sfortunatamente fu ucciso mentre stava lavorando come guardia del corpo.


XX secolo

Nella metà del ventesimo secolo l’Hung-gar divenne uno degli stili più praticati in Hong Kong, grazie a Lam Sai Wing e Dang Fung. Lam Sai Wing contribuì a cementare l’arte dell’Hung-gar essendo stato uno dei primi a insegnare l’arte apertamente a Hong Kong e a pubblicare tre libri sullo stile, in particolare Gung Gee Fook Fu, (Il pugno della doppia forma della tigre e della gru) e “La forma del filo d’acciaio” (Tid Sin Kuen), nel 1917. Queste pubblicazioni contribuirono a rendere popolare l’Hung-gar anche al di fuori di Hong Kong e portarono numerose persone a chiedere di essere istruiti da Lam Sai Wing, che era assistito dal compagno Dang Fung nel diffondere l’arte dell’Hung-gar.
Lam Sai Wing ebbe numerosi studenti: i più famosi sono: suo nipote Lam Jo (Lin Zhu), Chiu Kau (Qiao Qiu), Chan Hon-Chung (Chen Hanchong), Chan Yin Tong (Chen-Yan-tang), Po Gwai-Yat (Pu Jiyi), Lau Ngaahn (Liu Yan) e Wong Lee (Huang Li). Anche Dang Fung ebbe diversi studenti, tra cui: Ho Lahp Tihn (He Litian), Gwaan Fei-Gong (Guan Feigang), Lau Kai Toh (Liu Qituo), Wun Leih (Wan Li), Lok Gan Wing (Lu Jinrong), Yun Ling (Yuan Ling ), Wong Jo (Huang Zhu), Cheun Tai Hing (Chang Taixiong),JauWing Dhk (Zhou Rongdu) e la figlia di Dang Fung, Dang Sou Gin (Deng Saojian). Da questi individui è sorta una nuova lega di istruttori di Hung-gar che, si spera, porranno le basi per l’introduzione dello stile nel mondo,sebbene molti di questi non mostrino le stesse virtù dei loro maestri.
All’alba del nuovo secolo l’arte sviluppata da Hung Hei Gun e più tardi popolarizzata da Wong Fei Hung è ancora forte: nei loro sogni più segreti, questi maestri non avrebbero immaginato che l’arte a cui avevano attribuito un così grande valore si sarebbe propagata oltre i confini per diventare uno degli stili cinesi più praticati nel mondo. Mentre l’arte continua a crescere, i praticanti di Hung-gar non dovrebbero mai dimenticare insegnamenti impartiti dai più anziani del sistema, e dovrebbero assicurarsi che quest’arte, segnata da una storia così illustre, continui nel nuovo millennio.

Bibliografia
Lam Sai Wing Tiger Crain Book, Tsong-her Pub.
Lam Sai Wing, Tid Sin Kune, Tsong-her Pub.
Arnaldo Ty Nunez, Wushu kung-fu, Pacific Rim Pub, Sept ‘98.